È l’appuntamento più atteso dai volontari di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di tutto il mondo, che ogni anno si ritrovano tutti assieme nei luoghi dove nel 1859 si svolse la battaglia di Solferino, che diede ad Henry Dunant l’idea della Croce Rossa. La fiaccolata di Solferino è un evento unico in cui viene celebrata l’unione e la fratellanza di oltre 190 società nazionali di Croce Rossa di altrettanti paesi. In quest’occasione i volontari di tutto il mondo si ritrovano per ripercorrere assieme la stessa strada percorsa da Dunant per portare i feriti del campo di battaglia verso Castiglione delle Stiviere, dove ricevettero aiuto e conforto.
A causa delle misure di contenimento della pandemia di COVID-19, anche per l’edizione 2021, la tradizionale fiaccolata si è svolta in forma virtuale, ma tanti Comitati hanno voluto organizzare eventi collaterali che permettessero ai propri soci di vivere parte delle emozioni che caratterizzano questa giornata, una tradizione globale capace di mostrare il potere della nostra umanità condivisa, testimoniare la nostra vicinanza, celebrando l’impegno di milioni di volontari e staff della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa impegnato in tutto il mondo nella lotta alla pandemia.
Il Comitato di Parma, con la preziosa collaborazione della sede distaccata di Monchio delle Corti e del Comitato di Scurano si è unito a questa idea organizzando in una location diversa, molto più intima, un evento che ha permesso di rivivere l'emozione di questa giornata a tanti volontari della provincia, nella suggestiva cornice fornita dal nostro appennino a Monchi delle Corti.
La tradizione è stata rispettata, con l’allestimento del campo base presso il parcheggio della palestra Comunale di Monchio delle Corti, correlato anche del braciere per l’accensione delle fiaccole, la cui luce è simbolo della forza e dell’impegno dei volontari in tutto il mondo. Sono stati i sette principi di Croce Rossa a dare il via alla manifestazione, letti da altrettante ragazze e ragazzi partecipanti al campo estivo organizzato nell’ambito del progetto “L’Isola che c’è”, organizzato da Centro di aiuto alla vita, Croce Rossa Italiana comitato di Parma, Famiglia Più, Liberamente, Qui puoi e Arca in Movimento. Tre giorni di aggregazione giovanile che ha permesso a 11 ragazzi/e nella fascia di età compresa tra i 07 ed i 13 anni, di vivere un’elettrizzante esperienza a contatto con la natura, proprio a cavallo dell’anniversario di Solferino. La partecipazione di questi ragazzi alla fiaccolata ed il loro coinvolgimento diretto nella lettura dei principi cardine che guidano l’azione di milioni di volontari in tutto il mondo è stato molto toccante ed ha permesso loro di cogliere l’importanza di quello che è la Croce Rossa per tutti i volontari.
Non sono mancati occhi lucidi per la commozione all'accensione della prima fiaccola per chi negli anni ha partecipato alle grandi fiaccolate di Solferino, ma anche per chi per la prima volta stava vivendo un momento così particolare. Le fiaccole si sono via via moltiplicate, con la partenza del corteo che ha invaso le strade del nostro appennino colorandole di un rosso vivo. Un lungo serpentone ben visibile anche da lontano, con molti abitanti che hanno potuto ammirare la suggestiva fiaccolata anche dalle loro abitazioni.
Solferino rappresenta una tappa importante, che tutti i volontari vivono almeno una volta nella vita, esperienza toccante e magica che rende tangibile la grandezza della famiglia della Croce Rossa. È innegabile il senso di fierezza e unione tra i volontari che hanno partecipato all'organizzazione di questa fiaccolata “casalinga”, anche per chi ha partecipato per la prima volta, comprese persone comuni che si sono accodati, attratti da queste tante lanterne che catturano lo sguardo e non permettono di distoglierlo.
E tutte queste emozioni hanno pienamente coinvolto anche le ragazze ed i ragazzi partecipanti al campo estivo, una serata che ha ben completato la loro bellissima esperienza a contatto con la natura. Accolti presso la palestra comunale di Monchio delle Corti posta in paese ed allestita dal gruppo di Protezione Civile CRI, questi ragazzi hanno potuto vivere tantissime attività nel nostro splendido appennino, sia presso gli spazi all’aperto della sede della Croce Rossa a Monchio delle Corti, sia con escursioni nelle aree circostanti. Tutto è iniziato al giovedì insieme ai ragazzi più grandi che hanno aiutato i volontari nell’allestimento del campo, la preparazione della tenda, delle brande per tutti gli ospiti, dei tavoli per i pasti. E dal venerdì hanno preso il via le varie attività, a partire da una fantastica escursione al parco del Monte Fuso, dove in tutta l’area hanno potuto osservare varie specie di animali e piante caratteristiche del luogo. Non è mancato uno speciale momento ludico, con una divertente caccia al tesoro per tutti, organizzata grazie al prezioso aiuto del gruppo giovani dei comitati CRI di Monchio e Scurano. Nel pomeriggio, interessante visita all'allevamento di trote che si trova a Monchio delle Corti, dove ai visitatori è stato spiegato come funziona l'allevamento e la crescita delle trote.
Nella giornata di sabato spazio all’Associazione Arca in Movimento, che ha organizzato giochi specificatamente dedicati all’esplorazione delle emozioni del corpo, unendo così divertimento ad apprendimento; non sono mancate le attività dedicata al mondo di Croce Rossa, con i volontari del gruppo di Protezione Civile CRI che hanno permesso ai ragazzi di vivere una simulazione di emergenza, alla scoperta delle Comunicazioni Radio in emergenza, fondamentali per gestire questo tipo di situazioni. Giovani coinvolti direttamente nelle “operazioni di soccorso”, con la creazione di un gruppo dedicato alla gestione del campo base ed altri due gruppi operativi dedicati alle “operazioni sul territorio”, con il compito di esplorare il paese coinvolto in questa “emergenza” e di mantenere le comunicazioni radio con il campo base. Il tutto ovviamente sempre sotto l’occhio vigile dei volontari CRI, che hanno guidato ogni singolo istante delle operazioni.
Un ruolo importante nella buona riuscita della giornata è stata anche la presenza de “Gli Scalpitanti”, il gruppo degli Operatori del Sorriso di Parma. I “clown CRI”, nonostante i tanti mesi fermi, non erano minimante arrugginiti ed hanno portato allegria e divertimento in tutto il gruppo!
Dopo la suggestiva fiaccolata serale del sabato, la giornata conclusiva di domenica è stata vissuta nuovamente all’insegna della natura, con una fantastica escursione al parco avventura di Prato Spilla, completata da una passeggiata al lago Ballano e pranzo al sacco tutti assieme.
Un campo estivo di grande successo, che ha lasciato in questi giovani ragazzi e ragazze tanti bellissimi ricordi, soprattutto grazie all’ottimo lavoro di squadra svolto dai Comitati CRI di Parma, Monchio e Scurano, ma soprattutto grazie all’apporto di tanti volontari solitamente impegnati in tantissime attività diverse. Dalle Infermiere Volontarie ai Giovani CRI, dagli Operatori del Sorriso al gruppo di Protezione Civile, dal Corpo Militare a tutti i militi coinvolti sia nell’allestimento che nella gestione. Sono stati circa 20 i volontari che ogni giorno si sono alternati per mantenere attivo il campo. Dal garantire la sicurezza per i giovani presenti, alla preparazione dei vari pasti oltre che alle operazioni necessarie per mantenere il campo pulito e sempre pronto a gestire le varie necessità del gruppo, l’impegno è stato incessante ed ottimamente garantito dai tanti volontari presenti, a cui va il ringraziamento ed i complimenti da parte di tutti i Comitati coinvolti.
“È stato tutto bellissimo”, dichiara S.lla Sonia Magnani, Ispettrice Infermiere Volontarie CRI, “armonia-allegria-condivisione sono stati il punto forte di questo primo campo estivo”. Emerge la passione ed il coinvolgimento che questo evento ha creato dalle parole di S.lla Magnani. “Hanno partecipato al campo i bambini che abbiamo seguito durante l'inverno supportandoli durante i compiti pomeridiani in aiuto all'associazione Famiglia Più, anch'essa facente parte della rete del progetto <<L'Isola che c'è>>. Abbiamo voluto dare un sostegno a famiglie che per motivi di lavoro non riescono a portare in vacanza i propri figli, creando al tempo stesso un campo che fosse per loro un’occasione di crescita personale oltre che di divertimento. E dai riscontri che abbiamo ottenuto, ci siamo pienamente riusciti”.
Un ringraziamento oltre che ai già citati volontari del Comitato CRI di Scurano, del distaccamento CRI Parma di Monchio delle Corti, del Comitato CRI di Parma, va anche alle già citate associazioni che hanno promosso il progetto oltre a Croce Rossa, ovvero il Centro di aiuto alla vita, Famiglia Più, Liberamente, Qui puoi e Arca in Movimento, oltre che al Comune di Monchio delle Corti che ha messo a disposizione di Croce Rossa strutture fondamentali per la buona riuscita del campo (palestra, cucina, sala Don Bosco), al Comitato Regionale CRI per la tenda fornita al gruppo di Protezione Civile, al Comitato CRI di Pontetaro per il pulmino aggiuntivo utilizzato per il trasporto dei partecipanti. Una doverosa citazione va a S.lla Giuliana Ceriati dell'Ispettorato II.VV. di Piacenza, che ha fornito supporto infermieristico alla Pediatra Dott.ssa Rosa Vitale, ed al volontario cuoco Isawate Ferrati coadiuvato dall’allieva II.VV. Daniela Palomba. Senza dimenticare l’apporto fornito da Barilla, La Rosa dell'Angelo e dal Coordinamento di Protezione Civile con la donazione di buona parte dei prodotti alimentari.
“Voglio chiudere con un elogio particolare” conclude S.lla Magnani, “oltre che a tutte le componenti che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto, a Maria Chiara Malpeli – Consigliera CRI Parma – con la quale ho organizzato questo campo. Si è rivelata una fonte di idee splendide ed una perfetta ed instancabile organizzatrice”