Venerdì, 24 Luglio 2020 15:35

118 storie della Croce Rossa: un libro per raccontare la vita e le emozioni dei Volontari CRI

Scritto da Veronica Rafaniello

Intervista all’autore Nicolò Bertolini

118 storie, 118 incontri, 118 momenti che hanno segnato, in un modo o nell’altro, la vita dei Volontari della Croce Rossa di Parma, sono i protagonisti di “118 storie della Croce Rossa”, il primo libro di Nicolò Bertolini, Volontario CRI, studente di “Comunicazione e Media Contemporanei per le Industrie Creative” all’Università di Parma e aspirante giornalista.

Il libro, realizzato in collaborazione con Antenore Martin, Volontario CRI e Referente della comunicazione per il Comitato della Croce Rossa di Parma, è distribuito in esclusiva con La Gazzetta di Parma in edicola dal 24 giugno. Il testo racconta le emozioni e i retroscena dei turni in ambulanza, delle attività degli Operatori del Sorriso e tanto tanto altro ancora (nel pieno rispetto della privacy degli utenti e dei pazienti coinvolti ndr). Ogni pagina permette al lettore, di entrare nell’universo della Croce Rossa, di scoprirla da vicino, attraverso le parole dei suoi protagonisti.

A circa un mese dalla pubblicazione, abbiamo incontrato Nicolò, ancora molto emozionato e incredulo di fronte al grande successo e alla diffusone capillare dell’opera.

Come è nata l’idea di scrivere “118 storie della Croce Rossa”?
È nata dalla mia grande passione per la scrittura e il voler a tutti i costi scrivere un libro. Ho iniziato scrivendo piccole storie a tema CRI su Facebook, ispirandomi ai servizi che svolgevo in ambulanza (sempre con il massimo rispetto della privacy dei pazienti ovviamente). Quando poi ho dovuto sospendere il servizio per motivi di salute, ho iniziato a raccogliere le storie dei miei colleghi Volontari. Quelle storie, insieme alle mie, mi hanno portato a realizzare il mio sogno.

La stesura di questo libro ti ha permesso di ascoltare e poi dar voce a tanti tuoi colleghi Volontari, alle loro storie ed emozioni…Ti va di parlarcene?
Mi sono emozionato parecchio vivendo, attraverso il racconto, quello che avevano vissuto gli altri, la loro memoria. Ho amato ascoltare gli oltre ottanta intervistati raccontare le esperienze che più li avevano colpiti. È proprio questo il bello della Croce Rossa, permette di provare un caleidoscopio di sensazioni che ti fanno crescere moltissimo.

C’è una storia o un collega che ti ha colpito particolarmente? C’è invece una storia che hai avuto difficoltà a scrivere?
Ho avuto difficoltà a scrivere le storie di cronaca, quelle legate a eventi storici che hanno segnato particolarmente il narratore. Mentre mi è venuto molto naturale raccontare quelle che mi hanno colpito di più nella loro semplicità. In particolare, quelle degli Operatori del Sorriso.

Nel libro sono raccontate anche tue esperienze?
In realtà l’idea iniziale era quella di raccontare soltanto esperienze mie, non per egoismo, ma per il desiderio di voler avere tante storie da scrivere, emozioni da trasmettere. Poi però il progetto ha preso una forma diversa, più bella completa, ma nel libro di mie storie, tristi, divertenti, profonde, ce ne sono un pò. Ammetto che fatico a non emozionarmi ogni volta che le rileggo.

Potresti raccontarci una tua “storia di Croce Rossa” che ti ha segnato particolarmente?
Il libro contiene il racconto del servizio più importante della mia esperienza nella Croce Rossa. Mi è capitato di assistere all’espianto di un cuore, portato poi con me in ambulanza. Si è trattato di una circostanza fortuita e fortunata di cui potrete leggere i dettagli nel libro. Quella notte ha segnato la mia vita, mi emoziona ancora parlarne. All’epoca studiavo medicina all’Università, percorso poi interrotto per intraprendere quello di giornalista.

“118 storie della Croce Rossa” è un progetto ambizioso, nato circa un anno fa…Com’è vederlo realizzato? Quali sono stati i momenti più belli e quelli più difficili di quest’avventura?
Vederlo stampato è un sogno che si realizza. Questo progetto mi ha insegnato a non arrendermi, a portare avanti le mie idee e i miei sogni con coraggio. Ammetto, però, che in alcuni momenti ho avuto paura, paura di non riuscire a finirlo o che non venisse apprezzato. Questo libro per me segna un punto di partenza, ho già in mente nuovi reportage…prima, però, porterò a termine un altro progetto, i miei studi!

Perché leggere “118 storie della Croce Rossa”?
Per scoprire l’universo della Croce Rossa, che non è fatto solo di turni in ambulanza, ma anche e soprattutto di amicizie, amori, avventure, simpatie, scoperte, curiosità. Spero che questo libro aiuti le persone a conoscere un po’ meglio la Croce Rossa e i suoi Volontari e che permetta loro di emozionarsi insieme a noi.

118 storie, 118 incontri, 118 momenti che hanno segnato, in un modo o nell’altro, la vita dei Volontari della Croce Rossa di Parma sono i protagonisti di “118 storie della Croce Rossa”, il primo libro di Nicolò Bertolini, Volontario CRI, studente di “Comunicazione e Media Contemporanei per le Industrie Creative” all’Università di Parma e aspirante giornalista.
Il libro, realizzato in collaborazione con Antenore Martin, Volontario CRI e Referente della comunicazione per il Comitato della Croce Rossa di Parma, è distribuito in esclusiva con La Gazzetta di Parma in edicola dal 24 giugno. Il testo racconta le emozioni e i retroscena dei turni in ambulanza, delle attività degli Operatori del Sorriso e tanto tanto altro ancora (nel pieno rispetto della privacy degli utenti e dei pazienti coinvolti ndr). Ogni pagina permette al lettore, di entrare nell’universo della Croce Rossa, di scoprirla da vicino, attraverso le parole dei suoi protagonisti.
A circa un mese dalla pubblicazione, abbiamo incontrato Nicolò, ancora molto emozionato e incredulo di fronte al grande successo e alla diffusone capillare dell’opera.
Come è nata l’idea di scrivere “118 storie della Croce Rossa”? 
È nata dalla mia grande passione per la scrittura e il voler a tutti i costi scrivere un libro. Ho iniziato scrivendo piccole storie a tema CRI su Facebook, ispirandomi ai servizi che svolgevo in ambulanza (sempre con il massimo rispetto della privacy dei pazienti ovviamente). Quando poi ho dovuto sospendere il servizio per motivi di salute, ho iniziato a raccogliere le storie dei miei colleghi Volontari. Quelle storie, insieme alle mie, mi hanno portato a realizzare il mio sogno. 
La stesura di questo libro ti ha permesso di ascoltare e poi dar voce a tanti tuoi colleghi Volontari, alle loro storie ed emozioni…Ti va di parlarcene? 
Mi sono emozionato parecchio vivendo, attraverso il racconto, quello che avevano vissuto gli altri, la loro memoria. Ho amato ascoltare gli oltre ottanta intervistati raccontare le esperienze che più li avevano colpiti. È proprio questo il bello della Croce Rossa, permette di provare un caleidoscopio di sensazioni che ti fanno crescere moltissimo.
C’è una storia o un collega che ti ha colpito particolarmente? C’è invece una storia che hai avuto difficoltà a scrivere? 
Ho avuto difficoltà a scrivere le storie di cronaca, quelle legate a eventi storici che hanno segnato particolarmente il narratore. Mentre mi è venuto molto naturale raccontare quelle che mi hanno colpito di più nella loro semplicità. In particolare, quelle degli Operatori del Sorriso. 
Nel libro sono raccontate anche tue esperienze?
In realtà l’idea iniziale era quella di raccontare soltanto esperienze mie, non per egoismo, ma per il desiderio di voler avere tante storie da scrivere, emozioni da trasmettere. In tutto, nel libro le mie storie, tristi, divertenti, profonde, sono circa quindici. Ammetto che fatico a non emozionarmi ogni volta che le rileggo.
Potresti raccontarci una tua “storia di Croce Rossa” che ti ha segnato particolarmente?
Il libro contiene il racconto del servizio più importante della mia esperienza nella Croce Rossa. Mi è capitato di assistere all’espianto di un cuore, portato poi con me in ambulanza. Si è trattato di una circostanza fortuita e fortunata di cui potrete leggere i dettagli nel libro. Quella notte ha segnato la mia vita, mi emoziona ancora parlarne. All’epoca studiavo medicina all’Università, percorso poi interrotto per intraprendere quello di giornalista.
“118 storie della Croce Rossa” è un progetto ambizioso, nato circa un anno fa…Com’è vederlo realizzato? Quali sono stati i momenti più belli e quelli più difficili di quest’avventura?
Vederlo stampato è un sogno che si realizza. Questo progetto mi ha insegnato a non arrendermi, a portare avanti le mie idee e i miei sogni con coraggio. Ammetto, però, che in alcuni momenti ho avuto paura, paura di non riuscire a finirlo o che non venisse apprezzato. Questo libro per me segna un punto di partenza, ho già in mente nuovi reportage…prima, però, porterò a termine un altro progetto, i miei studi! 
Perché leggere “118 storie della Croce Rossa”?
Per scoprire l’universo della Croce Rossa, che non è fatto solo di turni in ambulanza, ma anche e soprattutto di amicizie, amori, avventure, simpatie, scoperte, curiosità. Spero che questo libro aiuti le persone a conoscere un po’ meglio la Croce Rossa e i suoi Volontari e che permetta loro di emozionarsi insieme a noi.

 

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