Giovedì, 09 Maggio 2019 12:31

Souvenir da Parma: capitolo 5 - Le Infermiere Volontarie

Scritto da Nicolò Bertolini

Delle donne speciali sono tra di noi: si chiamano Infermiere Volontarie

La bella macchina bianca e rossa della CRI di Parma stava rientrando in sede, quando Henry vide un’ambulanza verde. Si era proprio verde. Un’ambulanza dell’Esercito Italiano.
“Avete anche queste?” chiese Henry al suo autista.
“Vedrai, vedrai…”. E l’ambulanza entrò con loro dal cancello di via Riva, molto delicatamente con una guida lenta ma sicura. Henry si aspettava di vedere tre o quattro soldati con una divisa verde piena di tasche con proiettili, pistole e perché no un mitra di quelli dei film d'azione. Ma dall’ambulanza uscì solo un autista, con una semplicissima divisa. Corpo Militare CRI.
“Quindi potete fare anche i soldati?” chiese Henry con un tono quasi dispiaciuto.
Non proprio, noi non spariamo ai 'cattivi'" rispose il militare con un sorriso. “Anzi noi siamo contro la guerra. Le nostre principali occupazioni sono il disinnesco di bombe, la sorveglianza ad esercitazioni militari e l’aiuto nei campi quando è avvenuto, per esempio, un terremoto od una qualsiasi calamità naturale. E sfiliamo anche alle manifestazioni militari…”
“Sarete tutti uomini...” disse Henry quasi arrabbiato che le donne venissero escluse.
“Ma veramente, è un po’ il contrario”, disse una voce alle sue spalle, e da una porta uscirono alcune ragazze. Una più carina dell’altra. C'erano anche alcune donne meno giovani, tutte con una divisa blu molto bella, che metteva in luce la loro eleganza. Un basco con una grossa Croce Rossa sopra e una borsa bianca. Stivaletti militari. Ed erano in quattro. Serie e impeccabili.
“E voi chi siete?” esclamò Henry.
“Siamo le Infermiere Volontarie” disse quella che Henry identificò come la più alta in grado.
“E cosa fate?” chiese quasi intimorito.
Amiamo il lavoro, il conforto e la salvezza. Si nasce con queste idee, ma solo dopo una certa età si può indossare questa divisa. La nostra missione è una vocazione”. Henry a questo punto era pieno di domande.
“Quale è la vostra missione?”
“Non è soltanto una” rispose la ragazza con un sorriso. “Salvaguardiamo la salute e la sicurezza presso i poligoni, interveniamo nel caso di una emergenza in un disinnesco di una bomba, e ad adunate e manifestazioni ci preoccupiamo della salute di tutti. Poi assistiamo paracadutisti e ci occupiamo di sicurezza sul lavoro. Ripeto il nostro volontariato è anche parte di una vocazione”
“Sì” continuò un'infermiera che non aveva ancora parlato “Anche in tempo di pace lavoriamo molto, ci occupiamo dei posti medici avanzati durante le grandi manifestazioni, ma alcune di noi vanno anche in ambulanza come un normale volontario”
E poi prese la parola la donna con il grado più alto: “Siamo sorelle, una famiglia con uno spirito di solidarietà verso tutti. E non siamo impreparate: anni ed anni di tirocini presso ospedali, in ambulatori o presso posti medici, con la collaborazione dei dottori impariamo ad aiutarli. Siamo molto molto attente a tutti gli aspetti del paziente: sia dal punto di vista fisico che psicologico. Io qui ho vissuto le esperienze più importanti della mia vita: durante la manifestazione degli alpini a Parma con la Protezione Civile e il 118 abbiamo badato alla salute di tutti, ma non solo… Ti posso parlare di terremoti, alluvioni e anche di missioni all’estero in cui la nostra divisa blu è sempre in prima linea. La sicurezza la garantiscono i soldati, ma chi garantisce la sicurezza a loro? E poi facciamo volontariato di tutti i tipi anche solo la presenza ai bellissimi eventi che la Croce Rossa organizza in questi giorni”.
E tutte e quattro le infermiere sorrisero. Con un sorriso sincero, che mostrava la loro nobiltà d’animo. Henry sperò che non dovessero mai andare in guerra, ma erano pronte anche a questo: a soccorrere militari e civili feriti se un giorno, come in passato, vi saranno conflitti armati.
“Infermiere, ma oggi dove andate?” chiese Henry ammirato ma incuriosito.
“A disinnescare una bomba trovata in un campo appena fuori Parma, ma non la disinneschiamo noi, noi badiamo solo che non succedano degli spiacevoli incidenti”
“E non avete paura?”
“La gioia di fare del bene alla popolazione rende la paura solamente un pensiero da evitare, che non deve ostacolare la nostra fermezza”.
E le infermiere salirono sull’ambulanza militare, con zaini e attrezzature varie. Soldatesse del sorriso le definì Henry. Ed era molto molto ammirato che delle donne così giovani e così simpatiche corressero dei rischi perché la società, ogni giorno, facesse un passo avanti, seppur piccolo.
Henry stava ancora ammirandole quando vide un ragazzo. In divisa. Con almeno due anni in meno di lui.
L’ammirazione per quel posto continuava a crescere…
Cosa lo aspettava ancora?

cri

Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti, gestire le donazioni PayPal, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito ai nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che hai fornito loro o che hanno raccolto in base al tuo utilizzo dei loro servizi.
Informazioni Privacy Sito Accetta Rifiuta